
Isabella Goio: artista e bodypainter
Isabella Goio nasce a Trieste nel 1994 dove si laurea in Scienze dell’Educazione e lavora come artista e bodypainter.
Questa particolare carriera nasce 10 anni fa dall’incontro fortuito di Isabella con il truccabimbi (modalità di trucco del viso che, attraverso l’utilizzo di colori ad acqua e pennelli, permette la trasformazione dello stesso in animali e personaggi). Da quell’incontro Isabella si rende conto di avere un talento che poi con amore e passione ha sviluppato ed evoluto nel tempo sul campo, pitturando i visi di migliaia di bambini attraverso la tecnica del Facepainting.
Parallelamente a queste esperienze, fin da adolescente, ha nutrito una forte spinta alla spiritualità che l’ha portata alla frequentazione di Ashram ( comunità spirituali) e a due Grandi Viaggi, in India e in Sri Lanka. La ricerca di questo valore , la spiritualità, l’ha infine portata ad avvicinarsi allo Sciamanesimo e all’incontro con le Piante Maestre provenienti dall’Amazzonia, e usate dai “curanderi” durante le cerimonie di cura. È proprio urante una di queste cerimonie che Isabella ha avuto la visione di un gruppo di donne nude dipinte con simbologie tribali che danzavano attorno ad un fuoco.
Questa Visione ha portato Isabella ad evolvere il facepainting (disegno sul viso) in Bodypainting ( disegno su tutto il corpo).
Dal 2020 utilizza l’arte del bodypainting per creare performance suggestive che riportano al mondo dell’onirico. Con questa disciplina si afferma in Italia vincendo l'argento all’Italian Bodypinting Festival per due anni consecutivi 2022 e 2023 e all’estero in Festival dedicati dove si esibisce accompagnata da musiche tribali ( Own Spirit Festval, Wao Festival ,Three Sound Festival).
Nel 2022 nella Galleria Rettori Tribbio a Trieste inaugura la sua prima mostra personale “La spiritualità del corpo attraverso il bodypainting” dove espone 22 opere fotografiche stampate su tela a grandezza naturale che immortalano i lavori di bodypainting e successivamente da lei elaborate con acrilico fluorescente.
Nel 2023 nell’hotel Duchi D’Aosta a Trieste inaugura ,con una performance dal vivo, la sua seconda personale “Visioni di Luce”.
Isabella parte da un linguaggio simbolico e mette il corpo della donna al centro della sua ricerca artistica. Il corpo dipinto, in questa dimensione, pur essendo nudo, perde la sua connotazione puramente sessuale e prende la forma di un essere di Luce. La ricerca sulla Luce è un aspetto fondamentale per comprendere il significato profondo delle sue opere. I colori che utilizza maggiormente sono, infatti, particolari pigmenti per la pelle che reagiscono ai raggi ultravioletti e che quindi risultano fluorescenti alla vista.
Il Viaggio nell’ultravioletto rappresenta, nelle creazioni di Isabella, una ricerca spirituale, un avvicinarsi all’invisibile . L’occhio nudo, nello spettro del visibile è capace di percepire il colore nella banda di lunghezza d’onda che va dall’infrarosso all’ultravioletto. Isabella metaforicamente parlando, attribuisce all’infrarosso il Corpo mentre all’ultravioletto lo Spirito e tutto ciò che invece riusciamo a vedere, alla Mente . Quindi l’ultravioletto, la luce viola, rappresenta il mondo invisibile, lo sconosciuto, che non vediamo ma non per questo non esiste. Il Viola è il colore associato alla spiritualità.